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Radio Magallanes fu una stazione radiofonica cilena che fu in aria dal 1 di agosto del 1957 fino al 11 settembre del 1973, giorno nel quale le sue trasmissioni furono chiuse a causa del colpo di Stato in Cile.

Questa stazione radio nasce a partire dall’acquisto di “Radio O’Higgins”, la quale aveva l’indicativo CB-146, da parte della Radio La Voz del Sur de Punta Arenas.

In onore dei suoi proprietari che provenivano dalla Provincia di Magallanes, la radio fu ribattezzata come “Radio Magallanes”.

L’acquisto della stazione radiofonica fu una pietra miliare nella radiotelefonia nazionale cilena, perché fu la prima volta che una radio di provincia entrava nella capitale attraverso una radio che già operava in Santiago.

In quel momento passò a far parte di Radioemisoras Unidas, una catena radiofonica proprietà della Sociedad Explotadora de Tierra del Fuego.

Agli inizi degli anni 60 passò a trasmettere sui 1010 kHz, rimpiazzando Radio Yungay, la quale si spostò nella frequenza utilizzata fino ad allora da Radio Magallanes, 1460 kHz. Utilizzò come auditorium gli impianti dell’antico Teatro L’Atelier.

Durante l’Unità Popolare, Radio Magallanes si trasformò nell’essere la portavoce ufficiale del Partito Comunista del Cile, essendo testata facente parte della rete di “La Voz de la Patria” insieme ad altre stazioni radiofoniche afferenti al governo di Salvador Allende, come Corporación, Nacional, Portales, Sargento Candelaria (filiale di radio Portales), , Luis Emilio Recabarren e la radio de la Universidad Técnica del Estado.

Durante il colpo di stato dell’11 settembre 1973 insieme a Radio Corporación e a Radio Portales erano le uniche emittenti ad avere la linea telefonica in presa diretta con il Palazzo Della Moneda. Radio Magallanes iniziò a ritrasmettere i primi messaggi di Allende divulgati da Radio Corporación fino a quando quest’ultima fu zittita a causa del bombardamento delle sue antenne da parte della Forza Aerea del Cile, denominata “Operazione silenzio.”

Essendo in quel momento l’unica stazione radio a favore del governo dell’Unità Popolare che restava attiva, trasmise l’ultimo messaggio di Salvador Allende alla Nazione.

Attorno alle 10:20 la stazione radio fu tolta dall’aria. Dopo che l’emittente fu messa a tacere, l’impianto trasmittente di Radio Magallanes in Renca fu spento dall’esercito del Cile che volle zittire le trasmissioni dell’ultima radio a beneficio del governo di Salvador Allende. Nell’impianto trasmittente di Renca si trovavano i giornalisti Jesús Díaz e Carmen Torres insieme ad uno degli annunciatori Agustín “Cucho” accompagnati dal tecnico delle trasmissioni e dell’antenna di Renca Sergio Contreras.

Dopo aver messo in onda l’ultimo discorso di Salvador Allende, Radio Magallanes trasmise “El pueblo unido jamás será vencido” “. Dopo ciò, l’emittente interruppe bruscamente le sue trasmissioni intorno alle 10:20.

L’impianto trasmittente fu spento dall’Esercito e i giornalisti furono fermati in quel momento e portati nell’edificio del Banco del Estado de Chile, insieme a tutti gli altri giornalisti arrestati.

Durante la dittatura militare cilena, Radio Mosca in spagnolo, in onde corte, trasmetteva un programma a nome di Radio Magallanes.

Dopo la chiusura di Radio Magallanes, i suoi operatori, tecnici ed alcuni giornalisti rimasero nella stazione radio fino al 13 settembre ed approfittando del momento riuscirono a fare delle copie del nastro dell’l’ultimo discorso di Salvador Allende realizzando 40 copie prima di abbandonare definitivamente la stazione radio. (Tratto da wikipedia l’enciclopedia libera, traduzione dallo spagnolo a cura di Gianni Urso IZ8ELM) Ultimo discorso di Salvador Allende sottotitolato in italiano (Cile, 11 settembre 1973)